DAL 1° GIUGNO 2015 OBBLIGO DI ATTRIBUZIONE DELLE NUOVE CARATTERISTICHE DI PERICOLO

NORMATIVA

Dal 1° giugno 2015 viene applicato il nuovo Regolamento UE N° 1357/2014 del 18-12-14 e la Decisione 955 del 18-12-2014 che apportano modifiche significative, all’All. D ed anche all’All. I della parte IV del D.Lgs 152/2006 (elenco dei codici CER e riferimento per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo).

COSA CAMBIA?

1) La determinazione delle caratteristiche di pericolo, che si basa su principi completamente diversi dai precedenti. La sigla è modificata. Si indicherà con HP (al posto di H).

2) Cambia la descrizione di alcuni Codici Cer già presenti nell’elenco precedentemente in vigore.

Ai fini pratici le conseguenze più significative del provvedimento sono la completa scomparsa delle frasi di rischio e significative variazioni nelle concentrazioni limite di alcune molecole che possono rendere pericoloso un rifiuto.

PERCHE’ E’ IMPORTANTE LA FASE DI IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO?

La fase di identificazione del rifiuto (classificazione e caratterizzazione) deve essere valutata con estrema attenzione, perché è da quella fase che poi prende corpo tutta la filiera della gestione dei rifiuti: Confezionamento, Etichettatura, Stoccaggio, Registrazione sul Registro di C/S, Documenti per Trasporto e, soprattutto, Smaltimento in sito idoneo.

COSA FARE PER ADEGUARSI ALLA NUOVA NORMATIVA?

Poiché è cambiata la siglia delle caratteristiche di pericolo e soprattutto sono state introdotte variazioni nelle concentrazioni limite di alcune molecole che possono rendere pericoloso un rifiuto, è indispensabile attribuire ad ogni rifiuto le Nuove Caratteristiche di Pericolo compilando in primis la Scheda Descrittiva del rifiuto (che deve comprendere dettagliatamente il processo produttivo del singolo rifiuto e l’elenco delle materie prime che hanno contribuito alla sua formazione) ed in seguito effettuando il campionamento a norma Uni 10802 del rifiuto e la relativa analisi di classificazione/caratterizzazione oppure

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SISTRI: PROROGA DELLE SANZIONI AL 01/01/2015

Venerdì 28 Febbraio 2014 è stato approvato il cosiddetto “Decreto Milleproroghe”.

ll decreto va a modificare l’art. 11 del decreto-legge 31 agosto 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125 introducendo un’unica novità rispetto al quadro previgente:

Posticipa al 31 dicembre 2014 il termine della fase sperimentale nella quale sono sospese le sanzioni inerenti al mancato o non corretto utilizzo del Sistri.

Restano quindi confermate le seguenti date:

3 marzo 2014 – Avvio della fase sperimentale per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, nonchè per i comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della regione Campania;

Fino al 31 dicembre 2014 sono obbligatori, a pena di sanzione, gli adempimenti cartacei (costituiti da formulari e registri carico/scarico). Le sanzioni relative al Sistri non si applicano.

Si segnala inoltre che è in via di emanazione il cosiddetto “Decreto semplificazioni” nel quale saranno introdotte delle semplificazioni per rendere meno gravoso e meno complesso il Sistri.

Si tratta di un provvedimento importante perchè, probabilmente, andrà a ridefinire la platea dei soggetti obbligati al Sistri escludendone dall’obbligo gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi fino a 10 dipendenti; l’eliminazione delle chiavette Usb per accedere al sistema; la possibilità di compilare le schede indistintamente da parte di tutti i soggetti della filiera, ed altre semplificazione che verranno valutate.

Quanto al contributo Sistri per l’annualità 2014, non esistono, ad oggi, disposizioni di legge che ne prevedano la sospensione o la proroga del versamento, il cui saldo è previsto per il 30 aprile 2014.

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SISTRI FACOLTATIVO PER LE MICRO-IMPRESE

E’ stato firmato il 24 aprile 2014 dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il decreto ministeriale 126/2014 che prevede l’obbligo di adesione al Sistri solo per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che abbiano più di 10 dipendenti.

Nel decreto sono previste anche altre disposizioni di semplificazione amministrativa, chiarite le modalità di gestione dei trasporti intermodali e prorogato al 30 giugno 2014 il versamento del contributo annuale.

Per le micro imprese sotto i 10 dipendenti, il decreto conferma gli obblighi relativi alla tenuta dei registri di carico e scarico, del formulario di identificazione di cui agli articoli 190 e 193 del D.lgs. n. 152/2006 e MUD – Modello Unico di Dichiarazione Ambientale.

Il DM si compone di sette articoli e contiene nuove disposizioni attuative per i soggetti obbligati ad aderire al sistema.

In particolare, si segnala:

– con riferimento ai produttori di rifiuti pericolosi, il Sistri è obbligatorio solo per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi che abbiano più di dieci dipendenti, ad esclusione delle imprese agricole che conferiscono i rifiuti nell’ambito di circuiti organizzati di raccolta;
– disposizioni attuative in materia di trasporto intermodale;
– disposizioni per l’avvio dell’operatività del Sistri per i rifiuti urbani nella regione Campania;
– lo slittamento al 30 giugno del termine per il versamento del contributo annuale.

Le semplificazioni
Per quanto riguarda il capitolo delle semplificazioni del SISTRI, si legge nell’articolo 3 che si procederà mediante successivi decreti, sulla base delle risultanze dei tavoli tecnici di approfondimento tematico attivati con i rappresentanti delle associazioni di categoria e con gli operatori interessati, così da valutare le eventuali ulteriori semplificazioni possibili che devono riguardare, in via prioritaria, la microraccolta, la compilazione off-line ed in modalità asincrona delle schede SISTRI, la modifica e l’evoluzione degli apparati tecnologici.

Entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto 126/2014 (il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta) verrà diffuso un decreto ministeriale che riporterà lo schema di linee guida recante lo standard di riferimento per l’interoperabilità dei software gestionali e per l’accreditamento dell’interfaccia con il SISTRI.

In allegato il pdf del Decreto del 24 aprile 2014 diffuso dal Ministero dell’Ambiente.
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SISTRI, PROROGA AL 2016 E NUOVO SISTEMA

Slitteranno di un altro anno le sanzioni del Sistri (sistema di tracciabilità dei rifiuti), previste a partire dal primo gennaio 2015, questo quanto previsto da un emendamento presentato alla Legge di Stabilità, che conferma inoltre che durante questo periodo trovano applicazione solamente le sanzioni relativi agli obblighi pre-Sistri (MUD, registri di carico e scarico, formulario di identificazione dei rifiuti) lasciando dunque impunite le mancanze relative agli adempimenti portati dal Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti.

L’emendamento ha ottenuto il via libera dalla Camera dei deputati e attende ora il via libera anche da parte del Senato per la conferma ufficiale del nuovo rinvio sulle sanzioni.

La presentazione dell’emendamento è stata accolta con favore dalle aziende, che sin dalla prima presentazione del Sistri hanno chiesto, piú volte, al governo di sostituire questo sistema di controllo, che ha sempre creato difficoltà e problemi, con un altro meccanismo di smaltimento di rifiuti pericolosi.

Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti ha così dichiarato sul Sistri durante un convengo: “il sistema telematico di tracciamento delle merci pericolose è obsoleto” e ne ha annunciato la sostituzione “con uno piú moderno dal punto di vista tecnologico, un sistema di tracciabilità totalmente nuovo, che sarà condiviso con le associazioni di categoria”. Ed inoltre: “L’attuale sistema è del 2004, ai tempi era tutto diverso, non c’erano neanche i tablet. Dal primo gennaio del 2016 avremo un nuovo sistema magari anche copiando dall’Europa”.

Il Sistri, quindi, lascerà il posto ad un sistema piú moderno ed entro il 30 giugno 2015 il Ministero bandirà una gara europea per affidare la concessione del servizio di tracciamento informatico dei rifiuti nel rispetto del Dlgs 163/06 (contratti pubblici per lavori, servizi e forniture) dopo l’uscita di scena della Selex che ha comunicato al ministero dell’Ambiente di non voler proseguire nella gestione del sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Nel comunicato, la Selex Service Management, puntava il dito contro una serie di comportamenti delle istituzioni (oneri aggiuntivi sostenuti a fronte di modifiche normative, richieste del Ministero, mancati pagamenti di fatture emesse e numerose proroghe all’entrata in vigore del sistema con la conseguente riduzione degli utenti e dei relativi contributi che hanno comportato un enorme squilibrio contrattuale)

SEMPLIFICAZIONI NEL DECRETO COMPETITIVITÀ

È utile ricordare che l’articolo 14 della Legge Competitività (decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito con modificazioni con la legge 11 agosto 2014, n. 116), in vigore dal 21 agosto scorso, prevede l’obbligo per il Ministero dell’Ambiente di provvedere ad ulteriori semplificazioni del Sistri, in relazione all’applicazione dell’interoperabilità e alla sostituzione dei dispositivi token usb.
Ad oggi, non è stata approvata alcuna delle numerose se